Piero Paolo Lucchetta – IN QUESTA CARNE

PIER PAOLO LUCCHETTA

Presso la Foresteria dell’Antico Eremo Camaldolese di Rua di Feletto, oggi sede municipale, domenica 22 aprile alle ore 11.00 sarà inaugurata, alla presenza dell’artista, la mostra personale di dipinti di Pier Paolo Lucchetta intitolata “In questa carne”.

Organizzata dal Comune di San Pietro di Feletto – Assessorato alla Cultura e dal Comitato di biblioteca, l’esposizione è curata da Claudia Meneghin e sarà presentata dal critico Corrado Castellani.

L’artista presenta opere di grande formato che propongono un’interpretazione suggestiva dei temi del ritratto e della figura, rivelando una peculiare capacità di confrontarsi con momenti cruciali della tradizione storica della pittura, risalenti almeno al XVII secolo, e di dialogare con le esperienze contemporanee più radicali nell’ambito della figurazione, come quelle di Marlene Dumas, Jenny Saville o Lucian Freud.

Muovendosi sul terreno di un umanesimo nutrito della poetica del realismo, Lucchetta volge il suo sguardo a presenze umane segnate da incertezza, vulnerabilità e smarrimento, comunicando al tempo stesso, con radicata convinzione etica, il senso dell’irriducibile dignità e valore di ogni persona umana. I suoi personaggi sono prevalentemente racchiusi in una solitudine estraniante, su uno sfondo neutro. Appaiono ripiegati su se stessi, come colti in un momento di concentrazione, oppure interpellano con lo sguardo lo spettatore, quasi a voler stabilire un contatto intimo ed indagante.

«Fisionomie e corpi, spesso colti nella loro nudità, quasi alla ricerca di un grado zero della presenza, sono oggetto di una ricognizione lucida e disincantata – spiega il critico Corrado Castellani -. Gesti e posture divengono gli enunciati di un codice comunicativo volto ad approfondire una specifica situazione esistenziale, un modo di stare al mondo, oltre che scandagliare gli aspetti di situazioni psicologiche complesse ed enigmatiche».

Piero Paolo Lucchetta vive e lavora a Miane. Dal 2012 espone regolarmente in mostre personali e collettive.

Articolo da OggiTreviso

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